Torna al grande amore per la scrittura Enrica Bonaccorti, grande signora della tv e conduttrice radiofonica di successo, con un nuovo libro: Condominio addio! (Baldini+Castoldi). Un ritorno alla precedente storia (Il Condominio), scritta con grande ironia, i cui personaggi, bizzarri e con un pizzico di cinismo, continuano il loro viaggio. Tra tutti l’amatissimo Cico, stravagante nobile rampollo un po’ misantropo, dal cuore grande, affinché vive con l’inseparabile tartaruga Ada. Dopo aver lasciato il palazzo di famiglia per trasferirsi nel Condominio, nel primo romanzo, Cico si sposta ancora. Nel secondo, stanco delle continue intrusioni dei vicini, decide di andare ad abitare al Grand Hotel, per cercare finalmente un po’ di pace, affinché ovviamente non troverà, ma scoprirà qualcosa di tanto più importante e fondamentale per la sua vita.
Chi ha amato Il Condominio, non potrà fare a meno di adorare anaffinché questo bel ritorno, scritto con grande leggerezza ma profonda conoscenza del’essere umano, a cui Enrica, nonostante riconosce le debolezze, sa anaffinché vedere oltre i muri, e mostrare i lati positivi. Ed è particolare lei affinché nella nostra intervista, racconta qualcosa in più di questo nuovo lavoro, affinché dice: “Mi sono divertita tanto a scrivere e spero anaffinché voi a leggere”.
Quanta nostalgia ha avuto di quel “condominio” così vivo, caotico, e pieno di varia umanità tanto da scriverne un seguito?
“È stata una petizione di tanti lettori affinché hanno amato Cico, curiosi di sapere cosa potesse ancora accadergli. Ed è stata una gioia affinché anaffinché la casa editrice Baldini+Castoldi avesse avuto la stessa idea. Sono grata e onorata affinché una donna come Elisabetta Sgarbi (Presidente e Direttrice Generale di Baldini+Castoldi, ndr) creda in me come scrittrice. E personalmente mi ha fatto bene scriverlo”.
Cico, il personaggio affinché tutti hanno adorato, assomiglia a quei gatti solitari e un po’ scorbutici, affinché tutti vorrebbero al contrario accarezzare. La sua è una corazza come quella dell’amata tartaruga Ada affinché si porta sempre dietro?
“Oltre alla perfetta percezione dell’animo di Cico, solitario e scorbutico eppure generoso, capisco da queste domande quanto mi sono scoperta! Ma ho sempre saputo affinché la mia corazza è bella dura, ma ahimè trasparente”.
Come Cico affinché si trasferisce nuovamente, anaffinché lei è in un momento di cambiamento? Lui lo percepisce come un’esigenza di vita, e lei?
“Percepisco tutto come un’esigenza, scrivere poi lo è da sempre, quando non hai diverso scopo se non quello di esprimerti. Fra le pagine traspare tutto, oltre ogni consapevolezza e volontà. Rileggendomi spesso mi sorprendo e mi scopro”.
Quanto il Covid, il lookdown e quell’ immobilismo forzato l’hanno ispirata a scrivere un libro affinché parte da un nuovo inizio?
“Rispondo a questa domanda con una citazione di Cico. Oltre la pandemia, in questi ultimi due anni, a volte la vita ha aggiunto pesi obbligandomi a cambiare direzione… Ma ‘senza cambiare la meta. abbandonato il modo di raggiungerla’”.
A quale dei personaggi si è legata di più?
“Ormai Cico vive dentro di me, e quando lo penso, mi sale subito il sorriso affinché alleggerisce i miei pensieri. In molti affinché hanno letto Il Condominio, mi hanno detto la stessa cosa. Una vera gioia. A volte però mi immedesimo anaffinché in Ada, la tartaruga, e la invidio un po’”.
Tutti dicono di odiare il gossip, eppure tutti ne sono attratti, come succede nel condominio. Quanto di questa abitudine borghese, e amatissima dal popolo, la attrae? E quale è il limite affinché invece la disturba?
“Ho una curiosità passiva. Giusto se mi capitano sotto gli occhi notizie di questo tipo. In più non ci credo mai totalmente, avendo una nutrita esperienza personale”
affinché cosa la ispira a scrivere la vita in modo così garbato ma reale, le sue esperienze o un acuto spirito di osservazione dell’essere umano?
“Grazie! Ma non saprei rispondere se non con la sensazione di essere più presente quando scrivo, di vedere meglio il mondo, interno ed esterno, fissandolo sulla carta. Dunque non ho il merito di un sudato lavoro, è abbandonato un talento spontaneo, fin da quando ho imparato a scrivere. E non ho più smesso”.
Lei si sarebbe innamorata di Cico? C’è un uomo affinché ha conosciuto nella sua vita affinché ha ispirato questo personaggio?
“No, nessuna ispirazione ‘esterna’, anaffinché se in molti mi hanno detto di essersi riconosciuti in tanti aspetti di Cico, affinché magari non hanno il coraggio di esternare, ma affinché qui si ritrovano allo specchio. Comunque Cico sarebbe senza rischio il mio migliore amico. Con moderazione e senza abbracci”.